ISCRIVITI E VINCI!In palio 6 lampade Minibox!
scopri di più
 ✕
22 Settembre 2022

Nata nel 1969 dall’inconfondibile genio creativo di Antonio Macchi Cassia, Gravita è il risultato di una perfetta simbiosi tra armoniose forme rotonde che, intersecandosi, ne disegnano la silhouette. Una lampada avveniristica, complessa ed estremamente affascinante.

Risale allo stesso, indimenticabile anno la famosa passeggiata lunare di Neil Armstrong e Buzz Aldrin. Come loro, anche Gravita ha segnato, nel suo piccolo, un grande passo per l’innovazione in campo illuminotecnico. Nonostante l’eco delle imprese lunari, ad ispirare Gravita fu piuttosto la “rigorosa creatività” di Antonio Macchi Cassia. Ingegnere di formazione, consulente per ben venticinque anni in Olivetti, Macchi Cassia interpreta il design in maniera estremamente metodica, convinto che il “colpo di genio” non possa che arrivare dopo un percorso di ricerca e sviluppo volto a ricavare il massimo dalle conoscenze tecniche apprese in campo industriale.

Gravita, infatti, è un vero e proprio concentrato di tecnologia: due sfere, una fissa e l’altra mobile, ad illuminare in modo indipendente ma coerente l’ambiente. La più grande, in vetro soffiato trasparente e larga ben 40cm, è avvitata su un basamento in fusione di alluminio in finitura nero opaco. Quest’ultimo accoglie una sorgente LED schermata da una copertura ellittica. La scritta “Stilnovo – Gravita 1969 – Antonio Macchi Cassia” completa il tutto. La luce emessa, diffusa, garantisce un comfort visivo ottimale.
Un cavo spiralato nero, dal sapore vintage, porta l’alimentazione dalla base alla seconda sorgente luminosa: una sfera di 20cm in alluminio che ospita una sorgente LED recessa con emissione puntuale. La due sfere sono unite grazie ad un geniale sistema di calamite, mentre le sorgenti luminose hanno accensioni separate e sono singolarmente dimmerabili: si preme il relativo pulsante e il gioco è fatto!

Proprio i magneti rappresentano una delle tante passioni che Macchi Cassia ha declinato nei suoi prodotti. Ecco dunque il lampo di genio: la sfera più piccola “gravita” letteralmente attorno alla sorella maggiore, con una sorprendente libertà di movimento. Com’è possibile? Grazie, appunto, ai magneti. Ben dodici per la precisione, posti rispettivamente alla base della sfera cromata più piccola e all’interno del vetro.
Ancora oggi è sorprendente constatare come la sfera in alluminio si sposti fluidamente in tutte le direzioni, senza minimamente intaccare il vetro. Cinquant’anni di fatiche hanno permesso di affinare un movimento dall’altissimo grado di precisione e stabilità: un plus non da poco su una superficie curva e delicata come il vetro!

Oggi Stilnovo, con la supervisione costante di Macchi Cassia, ha introdotto sul mercato una lampada in tutto e per tutto fedele al design del concept originale. Ad oltre cinquant’anni dalla sua creazione, Gravita illumina e al tempo stesso arreda l’ambiente con raffinatezza innata.

Contact

Seguici

Ti invitiamo a contattarci per qualsiasi informazione e a seguirci sui nostri canali social. Ricevi le nostre newsletter, per conoscere in tempo reale tutte le novità sulle nostre collezioni e i nostri prossimi progetti.

Contact
Contact

Stilnovo

Contact