Schizzi di Joe Colombo della lampada Topo
© IF-Studio Joe Colombo
I Maestri
Gae Aulenti
© Archivio Gae Aulenti
Palazzolo dello Stella (UD), 1927 – Milano, 2012
Protagonista di primo piano della storia dell’architettura contemporanea, altamente apprezzata in tutto il mondo per il suo talento creativo e, in particolare, per la straordinaria capacità di recuperare i valori culturali del patrimonio storico e dell’ambiente urbano.
Particolarmente dedita al tema dell’allestimento e del restauro architettonico, nel corso della sua lunga carriera ha vinto numerosi premi tra cui il prestigioso Premio Imperiale per l’architettura conferito dalla Japan Art Association di Tokyo. Poco prima della sua scomparsa, avvenuta a Milano all’età di 84 anni, viene insignita del premio alla carriera consegnatole dalla Triennale. In una nota ufficiale di cordoglio, l’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ricorda Gae Aulenti come «protagonista di primo piano della storia dell’architettura contemporanea, altamente apprezzata in tutto il mondo per il suo talento creativo e, in particolare, per la straordinaria capacità di recuperare i valori culturali del patrimonio storico e dell’ambiente urbano».
A testimonianza del suo enorme lascito artistico e in sua memoria per le future generazioni, è stata intitolata con il suo nome la grande piazza circolare situata al centro del complesso della Torre Unicredit di Milano.
Principali riconoscimenti
Premio Imperiale (1991)
Marble Architectural Awards (2007)
Medaglia d’oro alla Carriera alla Triennale di Milano (2012)
Achille e Pier Giacomo Castiglioni
© Fondazione Achille Castiglioni
Milano, 1918 – Milano, 2002 / A. Castiglioni
Milano, 1913 – Milano, 1968 / P. G. Castiglioni
Architetti e designer, i fratelli Achille e Pier Giacomo Castiglioni hanno lavorato assieme dal 1944 al 1968, facendosi portatori di un’inventiva unica riconosciuta come simbolo internazionale del Made in Italy di successo. Fautori di un design fortemente improntato alla funzionalità, a partire dagli anni Cinquanta i due fratelli (inizialmente in tre, con il fratello maggiore Livio che, nel 1954, lascerà lo studio) sono protagonisti di una straordinaria ascesa. Il minimalismo, la cura del dettaglio, il genio e la creatività senza paragoni, sempre focalizzata alla risoluzione di un problema concreto e mai improntata all’autoreferenzialità, sono le qualità che hanno accompagnato il loro lavoro decennale. Lavorando assieme fino alla prematura scomparsa di Pier Giacomo, i due fratelli hanno firmato congiuntamente opere e architetture capaci di rivoluzionare la storia dell’architettura e del design. Vincitori di importanti riconoscimenti tra cui diversi Premi Compasso d’Oro (ben 12 complessivamente) e numerose Medaglie d’Argento e d’Oro alla Triennale, oggetto di monografie e retrospettive in tutto il mondo (celebre quella dedicata ad Achille dal MoMA di NY), sono considerati tra i più importanti ed influenti designer italiani di sempre.
Principali riconoscimenti
Achille Castiglioni
8 Premi Compasso d’Oro (1955, 1960, 1962, 1964, 1967, 2x 1979, 1984)
1 Premio Compasso d’Oro alla Carriera (2020)
2 Gran Premi alla Triennale di Milano (1951, 1954)
2 Medaglie d’Oro alla Triennale di Milano (1957, 1960)
2 Medaglie d’Argento alla Triennale di Milano (1957, 1963)
1 Medaglia di Bronzo alla Triennale di Milano (1947)
Pier Giacomo Castiglioni
5 Premi Compasso d’Oro (1955, 1960, 1962, 1964, 1967)
2 Gran Premi alla Triennale di Milano (1951, 1954)
2 Medaglie d’Oro alla Triennale di Milano (1957, 1960)
2 Medaglie d’Argento alla Triennale di Milano (1957, 1963)
1 Medaglia di Bronzo alla Triennale di Milano (1947)
Livio Castiglioni
© Livio Castiglioni
Milano, 1911 – Lierna (LC), 1979
Celebre architetto e designer italiano, Livio è il maggiore dei fratelli Castiglioni, figlio primogenito dello scultore Giannino Castiglioni. Si laurea nel 1936 presso la facoltà di Architettura del Politecnico di Milano e quattro anni dopo, nel 1938, inizia con il fratello Pier Giacomo e il compagno di studi Luigi Caccia Dominioni la propria carriera nel campo dell’architettura e del design di prodotto. Co-fondatore dell’ADI nel 1956 assieme ai fratelli Achille e Pier Giacomo (Associazione per il Disegno Industriale, di cui è stato presidente dal 1959 al 1960) e ideatore del Premio Compasso d’Oro, nel 1960 Livio Castiglioni decide di mettersi in proprio e dedicarsi al lighting design, lavorando con i più noti marchi di illuminazione del tempo, tra cui Stilnovo. Parallelamente collabora con Phonola e, per un ventennio, con Brionvega. Nel 1972 apre uno studio con il figlio Piero, intensificando il suo interesse per il lighting design e firmando importanti progetti illuminotecnici di mostre, gallerie d’arte, negozi e hotel.
Piero Castiglioni
© Piero Castiglioni
Lierna, 1944
Pietro Maria Castiglioni, detto Piero, laureato in architettura a Milano nel 1970, ha dedicato quasi tutta la sua carriera al lighting design, curando la progettazione illuminotecnica di palazzi, gallerie d’arte, musei, aree urbane, illuminazione pubblica e di esterni, abitazioni private, showroom.
“Elettricista prima che architetto”, come ama definirsi, Piero Castiglioni è oggi considerato uno dei massimi esponenti mondiali del Lighting Design. I suoi successi sono la diretta conseguenza di una lunga ricerca condotta sul campo, grazie a una solida cultura tecnico-scientifica, ad un atteggiamento empirico e ad una curiosità fuori dal comune. Inizialmente collaboratore del padre Livio, a cui si associa nel 1972 e da cui eredita la passione per la luce, la sua attività decennale sia in campo progettuale che di design di prodotto ha fortemente contribuito ad accrescere enormemente l’importanza e la considerazione per il ruolo del lighting designer, ribaltando molte delle prassi comuni e proponendo concetti più consoni alla dimensione contemporanea, nella consapevolezza che la materia della luce può essere davvero pensata in un altro modo. Sono più di un migliaio i progetti illuminotecnici in tutto il mondo che riportano la firma di Piero Castiglioni. Solo per citarne alcuni: il Museo d’Orsay, Palazzo Grassi a Venezia, la Galleria Vittorio Emanuele a Milano, la Sala dei Corazzieri nel Palazzo del Quirinale a Roma, il Centre Georges Pompidou, Spasa na Krovi a San Pietroburgo, il Complesso Garibaldi in Porta Nuova a Milano, il Museo Groninger in Olanda, il Museo di Bretagna – Champs Libres a Rennes, l’Opera de la Bastille a Parigi.
Principali riconoscimenti
Premio “Design de Ambientes 98/99
Primo premio ECC Design Award (2019)
Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2020)
AIDI Premio Luce 2021
Joe Colombo
© IF-Studio Joe Colombo
Milano, 1930 – Milano, 1971
Cesare “Joe” Colombo con il suo stile, definito “futuribile”, determinato da figure originali dalle ispirazioni più disparate, sistemi d’arredo dinamici e l’utilizzo di metalli e colori vivaci, ha contribuito a modificare la quotidianità, gli usi e i costumi degli italiani e non solo. Formatosi presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, inizialmente intraprende una carriera nel settore artistico, aderendo al Movimento Nucleare e prendendo parte a diverse mostre di artisti come Enrico Baj, Sergio Dangelo, Lucio Fontana e Bruno Munari. Inizia a dedicarsi all’architettura, alla progettazione d’interni e al design di prodotto a partire dal 1961 e, tre anni dopo, apre uno studio di design a Milano. È l’inizio di una carriera ricca di successi e riconoscimenti prestigiosi, purtroppo interrotta a soli 41 anni per un attacco cardiaco. Colombo ha contribuito a ridefinire la figura professionale dell’industrial designer nell’Italia degli anni Sessanta: in ogni suo progetto spicca un interesse del tutto innovativo per la dimensione cinetica e per il cambiamento e la trasformabilità degli oggetti e degli spazi nel tempo. Ancora oggi, a distanza di quasi cinquant’anni dalla sua morte, i suoi prodotti più iconici non smettono di sorprendere.
Principali riconoscimenti
2 Premi Compasso d’Oro (1967, 1970)
1 Medaglia d’Oro alla Triennale di Milano (1964)
1 Primo Premio allo SMAU di Milano (1971)
Jonathan De Pas
Donato D’Urbino
Paolo Lomazzi
© Sudio DDL
Milano, 1932 – Milano, 1991 / J. De Pas
Milano, 1935 / D. D’Urbino
Milano, 1936 / P. Lomazzi
Fin dalla fondazione del loro “Studio De Pas, D’Urbino, Lomazzi” (o Studio DDL) nel 1966, i tre designer si affermano soprattutto per uno stile anticonvenzionale di ispirazione pop, riconoscibile in molti dei loro oggetti d’arredo. Hanno collaborato con le più grandi aziende del settore dell’arredamento, vincendo il prestigioso Premio Compasso d’Oro nel 1979. La produzione dello Studio DDL è documentata nella letteratura storica sul design italiano e nelle principali pubblicazioni internazionali di architettura e disegno industriale. Numerose opere sono presenti nelle collezioni permanenti di design in vari musei nel mondo e sono state selezionate per mostre itineranti sul design italiano. Lo Studio ha operato e continua ad operare anche dopo la morte di De Pas nella progettazione di architetture, oggetti, allestimenti, arredamenti e in campo urbanistico, abbinando all’attività progettuale quella culturale e didattica.
Principali riconoscimenti
1 Premio Compasso d’Oro (1979)
1 Premio Compasso d’Oro alla Carriera (assegnato a D’Urbino e Lomazzi, 2018)
Giovanni Luigi Gorgoni
© Giovanni Luigi Gorgoni
Milano, 1937
Allievo di Gio Ponti, Ernesto Nathan Rogers e Vittorio Gregotti, si laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano. Da libero professionista indipendente ha avuto modo di esprimersi nei più disparati settori progettuali: dall’architettura, all’urbanistica, all’arredo urbano fino al design di prodotto. Portano la sua firma prestigiosi progetti realizzati per Milano, Roma, Madonna di Campiglio, Porto Cervo, Benghazi, Misurata, Tripoli, Gedda, Parigi, Cannes, Lione, Yaoundé, Londra, New York.
Principali riconoscimenti
Premio VIA conferito dall’Associazione Industrie e Design Francese (2007)
Antonio Macchi Cassia
© Antonio Macchi Cassia
Milano, 1937
Antonio Macchi Cassia è sicuramente uno dei designer italiani più attenti all’equilibrio tra creatività, aggiornamento tecnologico e fattori produttivi. Diplomato ingegnere presso la Scuola di Ingegneria Meccanica di Friburgo, Svizzera, Macchi Cassia ha attraversato la stagione del design italiano fin dagli anni Sessanta. Venticinque anni di collaborazione con Olivetti come consulente per il settore Industrial Design contribuiscono a formare il suo bagaglio progettuale, con un’importante convinzione: il design è la rigorosa ricerca di soluzioni capaci di ottenere il massimo dal presente. Interpreterà pertanto il suo lavoro come una professione ancorata al processo produttivo e come un esercizio intellettuale alla ricerca della qualità e della prestazione efficace, concentrandosi soprattutto sui prodotti e sui servizi per la nostra vita quotidiana e collettiva. I risultati premiano questa filosofia progettuale: diverse volte vincitore del 1° Premio Smau Industrial Design, Premio Compasso d’Oro alla Carriera, i suoi prodotti sono presenti nella Collezione Permanente del MoMA di NY e nel Museo del Design della Triennale di Milano.
Principali riconoscimenti
1mo Premio Smau Industrial Design (1980, 1983, 1984, 1993)
1 Premio Compasso d’Oro alla Carriera (2016)
Ettore Sottsass
© Barbara Radice
Architetto, designer e fotografo, fondatore del celebre collettivo di design e architettura conosciuto come “Gruppo Memphis” e attivo tra il 1981 e il 1987, Ettore Sottsass Jr riesce ad esprimere, attraverso il suo stile e la sua produzione, le idee emergenti del Controdesign, criticando apertamente lo stile e il gusto comune dell’epoca e reagendo tramite una sperimentazione pressoché totale nei materiali, nelle forme e nei colori. La sua creatività e il suo genio irrequieto fanno le fortune di molti brand, in particolare Olivetti, e gli valgono riconoscimenti importantissimi tra cui ben tre Compassi d’Oro. Si ricordano moltissime grandi mostre a lui dedicate: nel 1976, al Cooper Hewitt di New York e all’International Design Zentrumdi Berlino, al Centre Georges Pompidou di Parigi nel 1994 e nel 2003, alla Design Gallery Milano nel 1988, 1993 e 1995, al Suntory Museum di Ōsakadel 2000, al Museo d’Arte Decorativa di Colonia nel 2004 e al MART di Rovereto nel 2005. Le sue opere sono conservate nelle più prestigiose istituzioni museali del mondo.
Principali riconoscimenti
3 Premi Compasso d’Oro (1959, 1970, 1989)
1 IF Design Award (1994)
1 Red Dot Design Award (2007)
Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica italiana (2001)
Medaglia d’Oro ai Benemeriti della Cultura e dell’Arte (2005)
Studio Nizzoli Associati
Napoli, 1936| Paolo Viola
Palermo, 1921| Giuseppe Vito Oliveri
Milano, 1931| Alessandro Mendini
Nel 1947 Giuseppe Vito Oliveri, detto “Mario”, dà inizio alla sua attività presso lo studio di Marcello Nizzoli in Via Rossini 3 a Milano. Insieme a Nizzoli sviluppa importanti progetti per Olivetti ed il gruppo ENI. Quando Nizzoli lascia l’attività nel 1965, Mario Oliveri fonda con Alessandro Mendini e Paolo Viola lo Studio Nizzoli Associati; la sede dello Studio, il mitico atelier di Nizzoli, continua così ad essere luogo di sperimentazione e creatività. Alessandro Mendini inizia proprio qui una carriera che lo vedrà negli anni a venire rinnovatore del design industriale italiano, pluripremiato a livello internazionale, direttore di molte riviste di architettura, autore di prestigiosi progetti architettonici e prodotti divenuti icone nel tempo. Paolo Viola, ingegnere ma anche urbanista e architetto, si occuperà di disegno urbano, edifici per la cultura e , soprattutto, porti e waterfront, grande passione lavorativa della sua vita. Tra le varie opere dello Studio si ricorda il progetto urbanistico presentato nel 1967 al concorso internazionale per il distretto sud della città di Bratislava, che ottenne la Menzione d’Onore dalla giuria.
Principali riconoscimenti
3 Premi Compasso d’Oro (Alessandro Mendini – 1970, 1981, 2014)
1 European Prize for Architecture (Alessandro Mendini – 2014)
Richard Sapper
Monaco di Baviera, 1932
Tedesco di nascita, ma considerato universalmente uno dei principali esponenti del design Made in Italy: gran parte della pluripremiata carriera di Richard Sapper è legata infatti a Milano, dove dal 1958 in poi, per oltre mezzo secolo, ha cambiato il modo di intendere il design con il suo stile anticonformista e la sua inossidabile curiosità. Sono moltissimi i progetti lasciati in eredita dal genio di Monaco, come Halley, uno dei primissimi tentativi di declinare il LED in una lampada di design. A ricordare il grande contributo di Sapper, ben 10 Compassi d’Oro dal 1960 al 1998, più un Compasso d’Oro alla Carriera nel 2014.
Principali riconoscimenti
10 Premi Compasso d’Oro (1960, 1962, 1964, 1967, 1987, 1991, 1995, x2 1998)
1 Premio Compasso d’Oro alla Carriera (2014)
Danilo e Corrado Aroldi
Casalmaggiore, 1925 | Danilo Aroldi
Milano, 1936 | Corrado Aroldi
Nato nel 1925 a Casalmaggiore (CR), Danilo Aroldi si trasferisce con la famiglia a Milano nel 1936, anno in cui naque il fratello Corrado. Nei due decenni Cinquanta e Sessanta la città meneghina diviene uno dei più vivaci centri europei per quanto riguarda la grafica, la pubblicità, il design. Ed è proprio a Milano nei primi anni Sessanta che i due fratelli fondano lo studio Danilo e Corrado Aroldi – Architettura e Industrial Design, firmando alcuni progetti di product design inseriti nelle collezioni permanenti del MoMA di New York e della Triennale di Milano, selezionati per il Compasso d’Oro ed esposti in mostre di tutto il mondo, in Francia, Russia, Turchia, Giappone e Stati Uniti.
I contemporanei
Mirco Crosatto
Treviso, 1976
Nato a Treviso il 28 novembre 1976, Mirco Crosatto si sta affermando come uno dei designer di prodotto nel campo dell’illuminazione più capaci e innovativi, sempre attento alle tendenze e agli sviluppi tecnologici più recenti nel mondo dell’illuminotecnica.
In Linea Light Group dal 1997, oggi, oltre ad essere Responsabile del Reparto R&D, disegna e segue in prima persona l’evoluzione di moltissimi prodotti all’interno dell’azienda. Nella sua attività ha collaborato con diversi designer e figure di spicco e si relaziona costantemente con i grandi Maestri del Made in Italy che hanno fatto la storia di Stilnovo e/o i rispettivi eredi nelle riedizioni dei loro più grandi successi.
Per Stilnovo Mirco Crosatto ha firmato alcune creazioni di grande rilievo, celebri anche grazie ai Premi Internazionali di cui sono state insignite. Come Reflexio, che ha vinto il prestigioso IF Design Award nel 2018; oppure Lama, Mr.Magoo e la piantana Tablet che si sono aggiudicate il Red Dot Award. Tra i prodotti più apprezzati sul mercato troviamo la lampada Diphy, premiata con il Red Dot Award 2017, inserita negli AIT Trend nello stesso anno e insignita con la Menzione d’Onore al Compasso d’Oro ADI 2018; non ultima, la lampada semisferica Demì e la lampada fonoassorbente Derby, premiate entrambe con il Red Dot Award 2019.
Principali riconoscimenti
1 Menzione d’Onore al Premio Compasso d’Oro (2018)
5 Red Dot Award (2011, 2015, 2017, 2018, 2019)
1 IF Design Award (2018)
Edin Dedovic
Davide Oppizzi
Davide Oppizzi, designer svizzero, è il fondatore dello studio DCUBE design espaces lumière SA, agenzia specializzata in progetti d’architettura, design e illuminazione di alta gamma con sede a Ginevra. Estremamente versatile, la sua produzione spazia dalla luce all’arredo, dall’interior design all’high-tech.
Il suo stile, spesso ispirato alla natura, strizza l’occhio al design industriale con particolare attenzione verso la sostenibilità e la sperimentazione dei materiali, bilanciando tecnologia ed estetica in ogni creazione. Marchi prestigiosi in tutto il mondo hanno commissionato a Davide Oppizzi progetti in grado di riflettere il legame tra essere umano e la natura circostante.
Spesso al centro del suo lavoro e delle sue ricerche, il lighting design rappresenta una delle più grandi passioni del designer elvetico, che da anni ne declina con successo i principi in innovativi progetti e prodotti per grandi realtà internazionali.
Principali riconoscimenti
1 Ideat Design Lighting (2021)
1 A’Design Award (2018)
1 MIAW Award (2017)
1 Red Dot Award (2016)
1 London Design Award – Silver (2015)
1 Interior Design Best of Year (2014)
1 ARCHIPRODUCTS Awards best of 2014
1 PIA Product Innovation Design Award (2013)
Pio e Tito Toso
Venezia, 1971 / Tito Toso
Venezia, 1973 / Pio Toso
I fratelli Pio e Tito Toso nascono entrambi a Venezia. Sempre a Venezia si laureano in architettura nel 1998. Nel 1996 aprono lo studio di progettazione PIO&TITOTOSO. Lavorano nel campo dell’architettura realizzando numerosi progetti sul territorio nazionale ed internazionale e partecipano a vari concorsi. Collaborano, inoltre, nel campo dell’arredamento e del design, lavorando con importanti aziende nel campo dell’illuminazione e dell’arredo. Progettano stand, esposizioni, negozi, uffici e magazzini per diverse ditte, curandone l’immagine e la grafica. Pio e Tito Toso hanno ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il “Design Plus” nel 2016, il “Good Design Award” nel 2009 e diversi Red Dot Design Award. Hanno partecipato a mostre in Europa e Stati Uniti.
Principali riconoscimenti
1 Design Plus (2016)
3 Red Dot Award (2012, 2015, 2017)
1 Good Design Award (2009)
Shigeaki Asahara
Kunitachi, 1948
Nativo di Kunitachi, Tokyo, ed inizialmente dedito alla pittura, in Italia scopre la propria vocazione per il product design. A partire dagli anni Ottanta inizia la sua carriera di progettista, primeggiando soprattutto nell’illuminazione e creando icone che ancora oggi stupiscono per la loro bellezza e contemporaneità. Alternerà sempre la sua presenza tra Italia e Giappone, lavorando – tra le varie – proprio per Stilnovo, con il quale oggi riannoda un filo in realtà mai spezzato, nel segno della continuità progettuale con i tanti capolavori del passato realizzati per il marchio milanese.
Principali riconoscimenti
18 IF Design Award (1984, x3 1991, 1992, 1993, x2 1994, 1995, 1999, 2004, x6 2005, 2007)
2 GOOD DESIGN – Premio del Ministero dell’Industria, Giappone (1989, 1996)
“Certificat d’exellence” presso il Salone Internazionale dell’Interior Design, Montréal.
Brian Sironi
Seregno, 1977
Nel 2004, dopo la laurea in Disegno Industriale al Politecnico di Milano, Brian Sironi inizia a collaborare con architetti, designer e artigiani professionisti del settore del design, come falegnami, fabbri, intagliatori e tappezzieri.
Nel 2007 prosegue la sua formazione negli Stati Uniti e, tornato in Italia, fonda nel 2009 lo Studio Brian Sironi.
Nel suo lavoro si concentra sulla connessione tra oggetto e utente, forma e funzione, per migliorare la vita quotidiana delle persone, anche in pochi dettagli, o in singoli gesti. Classe 1979, Brian Sironi è stato il più giovane designer premiato alla XXII Edizione del Compasso d’Oro e il suo percorso professionale è già ricco di successi internazionali.
Principali riconoscimenti
1 Premio Compasso d’Oro (2011)
2 Good Design Award (2011-2012)
1 IF Design – Gold Award (2010)
1 Red Dot Design Award (2011)
1 Premio Design dello stupore (2009) – Concorso Young&Design, Rima Editrice, Milano
Honorable Mention in I.D. Annual Design Review (2010)