Buonanotte ti amo
Buonanotte fu creata – ma pensa un po’ – per augurare la buonanotte ai lati del letto!
Tuttavia, la lampada realizzata da Giovanni Luigi Gorgoni nel 1965 è un piccolo, grande complemento d’arredo ideale per qualsiasi collocazione e ambiente.
Scommessa vincente
Fu Bruno Gatta in persona a commissionare Buonanotte a Gorgoni, vedendo nell’allora giovane architetto ed urbanista le potenzialità per cimentarsi con successo nel disegno industriale. Non fu l’unico: pure Giò Ponti, mentore di Gorgoni, si dichiarò d’accordo con la “scommessa” di Gatta. Più di mezzo secolo dopo, innumerevoli progetti e prodotti di successo e un Premio VIA conferito a Gorgoni dall’Associazione Industrie e Design Francese testimoniano quanto il fondatore di Stilnovo avesse visto lontano. E Buonanotte, con la sua forma giocosa e divertente, ben incarna lo stile delle lampade da appoggio di allora, modernissimo e attuale ancora oggi.
Pensata per tutti
Nel realizzarla, Giovanni Luigi Gorgoni tenne conto dell’importanza che l’impatto commerciale del prodotto avrebbe avuto sul futuro di Stilnovo e di chi vi lavorava. Buonanotte è stata costruita a scopo ludico e divertente, un prodotto di massa alla portata di tutti: perfetto per una produzione massiccia, che potesse permettere all’azienda di sostenersi. Pensate, erano gli albori del design industriale come lo conosciamo ora!
Luna a portata di mano
Buonanotte ebbe successo, allora come oggi. Proprio come nelle fasi lunari, il cuore luminoso della grande sfera di vetro bianco può essere schermato orientando manualmente i quarti metallici, proposti in quattro diverse colorazioni: giallo, blu, rosso e bianco. Con un semplice gesto cambia l’atmosfera: aperta per una buona lettura o chiusa e soffusa, complice dei sogni.
Le prime parole che dovresti dire a chi sta accanto a te quando ti alzi ogni mattina sono “Buongiorno, ti amo”. Le ultime parole che dovresti dire ogni notte sono “Buonanotte, ti amo”.
Denis Waitley